giovedì 2 novembre 2023

LO STILE PASTORALE DI UN VESCOVO DIPLOMATICO

 



La celebrazione della Solennità di tutti i Santi dispone l’animo dei fedeli a vivere con intensità e compiutezza l’esperienza del cammino della fede e della comunione nella carità del Signore. Diviene spontaneo il rivolgere lo sguardo verso l’Alto da cui discende ogni dono di perfezione e di santità, come quello della parola del Vangelo delle Beatitudini. Diviene anche spontaneo scrutare a ritroso la bellezza e il significato del faticoso cammino percorso. 

In questo spirito, di riflessione e di memoria, si è svolta la celebrazione eucaristica preieduta dal vescovo Alessandro D’Errico e si è sviluppato il dialogo catechetico con l’assemblea che numerosa ha partecipato alla Santa Messa nella Chiesa Madre del Cimitero Consortile di Frattamaggiore.

Don Sandro ha parlato con semplicità della Santità, della Chiesa (Trionfante Militante e Purgante), della Memoria dei Cari e delle Devozioni per le Anime dei Defunti, della Testimonianza nella Chiesa locale. 

Si è trattato di un dialogo tutto in stile ‘pastorale’ del vescovo ‘diplomatico’ che da oltre un anno è tornato a vivere nella sua città dopo circa 50 anni di missioni complesse in giro per il mondo come rappresentante del Papa presso varie Nazioni. 

Ed è trascorso anche più di un anno dall’ultimo post (MINISTERO DELL’UMILTA’) scritto sul blog Chiesa e diplomazia al vescovo dedicato; ed un anno preciso dal riconoscimento da lui ricevuto nell’ottobre del 2022 con il Premio Genius Loci. 

Umilmente e con presenza costante nella vita ecclesiale locale, in simbiosi con gli orientamenti pastorali del vescovo Angelo Spinillo titolare della diocesi, il vescovo Alessandro ha assunto un ruolo di riferimento e di animazione spirituale per le varie comunità che si rivolgono alla sua guida e alla sua desiderata visita.

Egli è anche un attivo comunicatore delle sue attività ecclesiali sui social, e nel corso dell’ultimo anno ha ragguagliato con sistematicità i suoi followers con decine di post scritti sul suo profilo. 

Grazie a questo suo impegno comunicativo c’è materiale abbondante per riprendere il discorso del blog, che narra da oltre un decennio attività significative del suo ministero. 

Introduco questo nuovo post con la bozza del discorso che preparai per il mio intervento nella serata del conferimento in Sala Comunale del Premio Genius Loci a don Sandro il 27 ottobre 2022.

Seguirà poi la presentazione di documentazioni, fotografiche e scritte, recuperate direttamente dal profilo social di don Sandro, organizzate nella consueta scansione temporale a partire dalle più recenti.




BUONA SERATA A TUTTI ! 

Ho il compito di una sintesi storica del cammino del Nunzio Apostolico, S.E. Mons. Alessandro D’Errico.

Inizio subito con un riferimento alla data del 27 ottobre del 1986.

In questo giorno di 36 anni fa il Santo Papa Giovanni Paolo II propose al mondo lo “SPIRITO DI ASSISI”: lo Spirito della “PREGHIERA PER LA PACE”, fatta insieme con i Rappresentanti delle Religioni mondiali nella città di San Francesco.

Fu una tappa importante per l’Unità dei Cristiani e per il Dialogo tra le Civiltà e le Religioni; e fu una Icona ispirativa in un periodo storico difficile a livello internazionale; un periodo che andava dalla Guerra Fredda alla Caduta del Muro di Berlino. 

Lo Spirito di Assisi fu un dono del Magistero della Chiesa sorto dal Concilio Vaticano II (Pacem in Terris di Giovanni XXIII ed Ecclesiam Suam di Paolo VI); e fu fondamentale per la testimonianza cristiana nel mondo contemporaneo. Ebbe implicazioni teologiche e antropologiche, etiche e, soprattutto, diplomatiche. 

Nel 1986 Don Sandro completava un ciclo decennale di servizio nelle Nunziature Apostoliche della Thailandia, del Brasile e della Grecia. Si accingeva a servire, nel decennio successivo, nella Nunziatura Apostolica in Italia. Vicinissimo al Santo Padre che lo nominava suo Prelato d’Onore e lo inviava poi alla Nunziatura Apostolica in Polonia (1992-98).

Quella vicinanza spirituale con il Papa polacco veniva immediatamente percepita da coloro che incontravano Don Sandro, le volte che ritornava un poco al paese natio e all’affetto dei familiari; e quando lo si incontrava mentre passeggiava solitario nei pomeriggi domenicali. 

Al completamento del lavoro svolto presso la Nunziatura Apostolica in Polonia, e al termine dell’Anno preparatorio al Grande Giubileo del 2000 dedicato allo Spirito Santo, il 6 Gennaio del 1999 in San Pietro, il Santo Padre consacrò Vescovo don Sandro, affidandogli la missione di Nunzio Apostolico in Pakistan. 

Con il mandato spirituale di “essere, nella pienezza del sacerdozio, ministro della Epifania di Dio tra gli uomini”; e con il mandato ecclesiale di “essere testimone dell’unità e della comunione fra le Chiese locali e la Sede Apostolica”.

Da parte sua, Don Sandro, avvertendo l’ordinazione episcopale come “una vocazione nella vocazione”, predispose la sua ‘corazza spirituale’, ispirando il suo ministero al Magistero Pontificio ed affidandolo alla Preghiera e all’azione dello Spirito Santo. 

L’ordinazione episcopale di Don Sandro ebbe riverberi eccezionali, soprattutto negli ambienti e tra le persone che erano stati testimoni del suo percorso umano ed ecclesiale: il paese, la diocesi, i familiari, gli amici, i confratelli dello studio teologico. 

Una testimonianza tra le molteplici, una nota bella e sintetica pubblicata su Avvenire, fu quella di don Fernando Angelino, Rettore del Seminario Minore di Aversa che lo ebbe tra i suoi studenti: 

Questa piccola nota è espressione della gratitudine della Diocesi al Santo Padre per averci guardato con benevolenza ed è segno della Grazia della Comunità civile e religiosa, perché un proprio figlio è stato chiamato a grandi responsabilità nel servizio alla Chiesa.Fondamentalmente, però, è effetto di una commozione profonda, e, perciò, difficile a trattenersi, di chi l’ha conosciuto appena undicenne e l’ha visto crescere lungo i tanti anni della formazione spirituale e culturale, che fanno di un ragazzo una persona matura. Intelligente, serio, consapevole. Sempre ai primi posti negli impegni fondamentali, ma aperto alle altre realtà che possono interessare un adolescente…”.

Vince in bono malum (Rom 12, 21): Vinci il male con il bene. Fu il messaggio che il Santo Padre Giovanni Paolo II, il 10 Gennaio del 2005, poco prima di morire, affidò al suo Discorso al Corpo Diplomatico, dandogli una grande valenza nei rapporti internazionali e nelle relazioni diplomatiche. Una risposta alle 4 grandi sfide della umanità contemporanea:

1. La sfida della vita, con i compiti di tutela e di promozione della vita umana;

2. La sfida del pane, con i compiti di lottare contro la fame nel mondo;

3. La sfida della pace, come bene sommo da perseguire per tutti i popoli e tutte le generazioni;

4. La sfida della libertà, compresa quella religiosa, come bene da perseguire per la dignità di ogni uomo.

Un messaggio che appariva anche come espressione della grande espansione delle relazioni diplomatiche della Santa Sede e del suo orientamento alle politiche concordatarie con i vari Stati. 

Fedele interprete del Magistero di Giovanni Paolo II, nel 2005 Don Sandro concludeva il suo lavoro apostolico in Pakistan. Un lavoro da Vescovo Missionario svolto nella relazione diplomatica con uno Stato islamico e nella assistenza pastorale alla minoranza cristiana, con puntate umanitarie nell’Afganistan in guerra; e in un contesto politico internazionale influenzatodall’attacco alle Torri Gemelle.

Fu poi inviato da Papa Benedetto XVI Nunzio Apostolico a Saraievo, per un settennato in Bosnia Erzegovina (2005- 2012). In una nazione balcanica dell’ex Jugoslavia provata dalla guerra etnica, posta sotto la tutela internazionale, e avviata a vivere, nelle sue componenti religiose (islamiche cattoliche ed ortodosse), una nuova esperienza in prospettiva europea. 

Nella prospettiva del Magistero di Papa Benedetto, teso a scongiurare lo scontro tra le civiltà, Don Sandro orientò il suo lavoro diplomatico verso un sincero dialogo con le componenti islamiche e religiose, e portò a compimento, coaudiuvato da Mons. Pietro Parolin allora Sottosegretario per i Rapporti con gli Stati, l’impegno per realizzare l’Accordo di Base tra la Santa Sede e la Bosnia Erzegovina (19 Aprile 2006).

Il periodo della Nunziatura a Saraievo fu molto significativo per l’attività del Nunzio che nel 2010 vide estendere il suo ruolo anche in Montenegro, ove anche seguì il compimento del Concordato con la Santa Sede. 

Fu il periodo che lo vide impegnato nel merito ecclesiale delle apparizioni di Medjugorie, e fu il periodo di importanti riconoscimenti che gli vennero dal mondo della cultura e della diplomazia: 

2009 - Decennale dell’Ordinazione episcopale, Presentazione del libro Diplomazia e Servizio Pastorale nella Basilica di San Sossio, con il Cardinale Vinko Pulic.

2011 - Riconoscimento Pečat (Sigillo) per la promozione del Dialogo Interreligioso in Bosnia Erzegovina;

2011 - Premio Internazionale Bonifacio VIII  in Anagni; per il contributo alla promozione di una cultura di dialogo, di pace e armonia tra i popoli e le religioni;

2012 - In Honorem, libro sull’opera e sul significato storico dell’attività dell’Arcivescovo Alessandro D’Errico in Bosnia Erzegovina, con la presentazione del cardinale Pulic.

Dal 2012 al 2017 Don Sandro è Nunzio Apostolico in Croazia, altro Stato dell’ex Jugoslavia, a maggioranza cattolica, membro della Nato dal 2009 e membro dell’Unione Europea dal 2013. Nella Nunziatura di Zagabria don Sandro svolge un ruolo di mediazione istituzionale con lo Stato, e di sapiente guida pastorale in stretto rapporto con la Santa Sede e con la Conferenza Episcopale Croata.

Diviene un punto di riferimento nel dialogo con le altre minoranze religiose (islamiche, ortodosse, ebraiche) e diviene un interlocutore importante per la vita civile ed ecclesiale. Tutti gli accadimenti di carattere nazionale che interessano il ruolo della Chiesa in Croazia, dall’attribuzione dei Beni Ecclesiastici alla assegnazione delle sedi episcopali, dalla postulazione per la beatificazione del Cardinale Aloisio Stepinac alla definizione dei Capitoli Religiosi, ricevono l’attenzione e la partecipazione del fedele Rappresentante del Papa e del suo Magistero.

Un Magistero Pontificio che dal 2013 si arricchisce del pensiero di Papa Francesco (Evangelii Gaudium), con i temi dell’uguaglianza tra i popoli, dell’aiuto ai poveri della terra, delle risposte comunitarie da dare ai problemi umanitari, dall’ecologia alle migrazioni.

Don Sandro in Croazia partecipa attivamente alla vita della Chiesa locale, presenziando e pellegrinando, in compagnia di padre Iviza, gesuita che gli fa da autista, in ogni luogo della fede e della devozione, dalle Parrocchie, ai Santuari, alle Cattedrali.

Non fa mancare il suo contributo nelle sedi accademiche, e memorabile si può considerare la sua Lectio Magistrale sulla Diplomazia Pontificia tenuta in occasione della Giornata della Diplomazia, il 7 Giugno del 2014, al Croatian Diplomatic Club di Zagabria.

Ancora alla esperienza in Croazia di Don Sandro sono attribuiti importanti riconoscimenti ufficiali: 

- il Titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, consegnatogli nella Nunziatura di Zagabria dall’Ambasciatore d’Italia Adriano Chiodi Cianfarani;

 Libri che il mondo giornalistico croato ha voluto dedicare al Nunzio Apostolico:

Mons. Alessandro D’Errico amico della Croazia” e “Il Timbro dell’editore”.

Papa Francesco lo vuole apostolicamente operante nell’area del Mediterraneo, attraversata dalle correnti migratorie e al centro di complesse dinamiche geopolitiche. Nell’Aprile del 2017 lo invia Nunzio Apostolico a Malta, luogo della storica devozione a San Paolo Apostolo, e nella Libia araba impegnata in una conflittuale fase istituzionale. Da subito il Magistero di Papa Francesco trova una forte risonanza ed una espressione singolare nell’opera di Don Sandro in quei luoghi. 

La Nunziatura a Malta e Libia è anche quella che si lega alla fase più recente del Ministero Apostolico dell’Arcivescovo Alessandro D’Errico, vissuta in un quinquennio durato fino al momento culminante della storica Visita del Papa a Malta (Aprile 2022), e caratterizzato dal lungo periodo della Pandemia da Covid 19.

Durante la Pasqua di quest’anno S. E. Mons. Alessandro D’Errico ritorna al suo paese natio, salutato dalla Chiesa Maltese con la pubblicazione di un libro in lingua inglese intitolato “Ministro della Epifania di Dio”, con le parole dette da San Giovanni Paolo II quando lo consacrò vescovo in San Pietro nel 1999. 

A Fratta Don Sandro oggi continua il suo Ministero, nel dialogo pastorale con il popolo e con il clero, nell’umiltà ecclesiale; partecipando alla vita della chiesa locale nella spiritualità di un vescovo agiografo, che narra le meraviglie del Signore ed il luminoso esempio dei santi e dei beati frattesi. 

Concludo con un riferimento al Genius Loci, allo spirito del luogo, che lega generazioni oltre il tempo. Ci portiamo un poco con la mente a Piazza Riscatto, ove è eretto un monumento in onore dello storico locale Sosio Capasso, considerato genius loci di Fratta. In quella Piazza si ritrovano tre luoghi notevoli che si possono legare alla presentazione di stasera in onore del vescovo Alessandro. 

Il primo è una vela nella Cappella del Purgatorio della Chiesa dell’Annunziata e sant’Antonio. Vi è effigiata nella veste principesca la martire Santa Eufemia. 

Il secondo luogo è il Palazzo Lupoli ove vissero i due fratelli Vescovi Michele Arcangelo e Raffaele; l’uno che fu agiografo di santa Eufemia, patrona, quando era vescovo di Montepeloso, ora Irsina, alla fine del 700; e l’altro il liguorino (redentorista) che fu vescovo di Larino all’inizio dell’800. 

A Rovigno, città marinara dell’Istria, c’è il santuario ove si venera il corpo della martire Eufemia che viene tuttora celebrata con inni e riflessioni scritte dal Vescovo di Irsina In quel santuario, durante un pellegrinaggio cui ero partecipe, il Vescovo Alessandro, allora Nunzio in Croazia, ebbe occasione fare delle riflessioni sulla santa e sull’agiografia scritta dal Lupoli.

Il terzo luogo è l’edicola dedicata alla Madonna di Loreto edificata accanto allo storico Palazzo della Vicaria. L’edicola è il segno di una devozione nata nella Diocesi di Aversa nel 600. Quando il vescovo Carlo Carafa, inviato dal Papa come Legato Pontificio in Germania, Nunzio Apostolico ante litteram, di ritorno dalla sua missione diplomatica fu pellegrino al Santuario marchigiano e volle fare edificare una copia della Santa Casa di Loreto nella Cattedrale di San Paolo di Aversa, dando origine al Giubileo Lauretano che è ancora espressione dell’intera Diocesi.

Chiedo perdono per l’umiltà del mio intervento rispetto alle grandi cose che si possono dire sul Ministero di S.E. mons. Alessandro D’Errico ed in riferimento al Premio Genius Loci.

Mi rincuora l’esempio di un altro storico locale, il dott. Florindo Ferro, che nel 1902, in occasione della Celebrazione del Titolo di Città conferito a Frattamaggiore, ne scrisse la storia millenaria nella sintesi di una sola pagina di giornale. La intitolò Storia di Frattamaggiore a volo d’uccello. 

Ci ispiri l’icona della colomba nello stemma episcopale di don Sandro.                   

Pasquale Saviano










Solenne Concelebrazione alla Basilica di San Sossio (Frattamaggiore), presieduta dal Cardinale GIOVANNI BATTISTA RE, Decano del Collegio Cardinalizio, in occasione della Festa Patronale  (Frattamaggiore, 24 settembre 2023)

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Nella giornata del ringraziamento ha avuto luogo in Basilica una solenne concelebrazione presieduta da S.Em.il Sig. Card. Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio e Collaboratore di Papa Francesco, condivisa da Eccellentissimi Vescovi, Mario Milano e Alessandro D' Errico, presbiteri e diaconi frattesi e con la partecipazione del Sindaco Dott. Del Prete e del Comandante delle forze dell'Ordine della città, dott. Francesco Romano. 

Con simpatia il Presule ha offerto un vibrante messaggio omiletico di riflessione, di incoraggiamento e di augurio per la comunità ecclesiale e per tutta la città, per una testimonianza viva e coraggiosa di fedeltà a Cristo sul modello di S. Sossio da vivere ai nostri tempi anche noi lo stesso martirio di non tradire Cristo ma di andare controcorrente in difesa dei valori cristiani del Vangelo.

L'assemblea liturgica si è subito arricchita con i saluti iniziali ricchi di sentimenti personali e comunitari di bentornato a Fratta espressi da S. Ecc. Mons. Mario Milano che ha sottolineato la gratitudine di tutta la Chiesa frattese per la presenza di Sua Eminenza il Card. Re ma soprattutto la fedeltà della Comunità Ecclesiale al magistero di Papa Francesco, cum Petro et sub Petro.

Una corale animazione,musicale e canora, ad opera delle Piccole Ancelle di Cristo Re ha accompagnato egregiamente la liturgia a cui ha fatto seguito al termine un doveroso ringraziamento del parroco della Basilica Pontificia,Mons. Sossio Rossi,un ricordo fotografico e un incontro conviviale di fraterna e solidale comunione con i Vescovi e i Sacerdoti.

Non è mancato a conclusione dei solenni festeggiamenti il tradizionale spettacolo di fuochi pirotecnici. (MONS . ANGELO CRISPINO)






Solenne LITURGIA EUCARISTICA alla Basilica di San Sossio (in Frattamaggiore) nel secondo giorno del TRIDUO DI PREPARAZIONE alla FESTA PATRONALE  (Frattamaggiore, 21 settembre 2023). 

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Un rinnovato Grazie, caro Arciprete, a te e ai tuoi Collaboratori, per lo zelo con cui state preparando la Festa del Santo Patrono. Possa il grande Diacono e Martire di Miseno confermare e ravvivare in tutti fedeltà nella professione dei grandi ideali di vita cristiana e impegno attivo di testimonianza.





Solenne Santa Messa alla Parrocchia Maria Santissima Annunziata e Sant'Antonio in Frattamaggiore per la Festa Patronale

(Martedì, 13 giugno 2023). 

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Un grande GRAZIE, caro Don Nicola, a te, a Don Mimmo, e ai tuoi bravi Collaboratori, per questa bella celebrazione e per l'invito che ho apprezzato molto.






VISITA DEL DOTT. VINCENZO ROMANO, Presidente del CONSIGLIO INTERNAZIONALE PER LA DIPLOMAZIA E LA GIUSTIZIA. 31 maggio 2023

Un grande GRAZIE, caro Enzo, per la visita graditissima e per le due Pergamene, che hai voluto consegnarmi personalmente. Sono molto onorato della distinzione e auguro ogni bene al CIDG.




BUONA DOMENICA DI PENTECOSTE a tutti gli Amici (5 giugno 2023) 

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"Veni Sancte Spiritus". Rinnova la faccia della Terra; rendici strumenti della tua Pace; fa’ che diventiamo testimoni attivi e credibili nel cammino della Nuova Evangelizzazione; accompagnaci nel nostro uscire e andare per le strade del mondo, specialmente verso le periferie materiali e spirituali più in necessità.

"Veni Sancte Spiritus" . Continua ad animare le nostre Chiese, guida le nostre scelte secondo le vie di Dio. Amen


Solenne Celebrazione Eucaristica alla PARROCCHIA SPIRITO SANTO in Casal di Principe, per le GIORNATE EUCARISTICHE in preparazione alla Festa Patronale  (Casal di Principe, 26 maggio 2023)

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Un grande grazie, caro don Franco, a te e ai tuoi bravi Collaboratori, per la bella Celebrazione di ieri sera, che ho apprezzato molto.


INCONTRO DI PREGHIERA MARIANO organizzato dalla COMUNITÀ "PAROLA DI VITA" alla Cappella di SANT'ANTONIO ABATE IN GRICIGNANO (Rosario comunitario, catechesi, testimonianze e Santa Messa) (1° maggio 2023). 

- Complimenti, caro Rocco e cari Fratelli e Sorelle della COMUNITÀ "PAROLA DI VITA", per il bell'incontro di preghiera di ieri. Il Signore vi benedica nella preziosa testimonianza che rendete nella nostra società .


Solenne Celebrazione della Santa Messa alla Cappella dell' OSPEDALE CIVILE "SAN GIOVANNI DI DIO " in Frattamaggiore, per il 50°di Matrimonio di TERESA CAPASSO E MIMMO GRIMALDI (Domenica, 30 aprile 2023). 

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Complimenti, cara Teresa e caro Mimmo, per tutto quello che avete organizzato per questa tappa importante della vostra vita. Ma soprattutto, GRAZIE per la testimonianza che rendete nella nostra comunità con la vostra Famiglia, fondata sul vincolo indissolubile dell'amore. 

"INSIEME" è la parola scelta dai vostri figli come programma per il futuro che vi attende. "Insieme" vogliamo esserci anche noi, con l'affetto, la stima e la gratitudine che abbiamo per voi, e specialmente con la preghiera che assicuriamo specialmente oggi. Auguri fraterni e affettuosi di ogni bene. Il Signore della Vita e dell' Amore continui a benedirvi con abbondanza di grazie e benedizioni. 


UNIVERSITÀ POPOLARE CATTOLICA "MONTEMURRO - D'IPPOLITO"  (Portici, 15 aprile 2023)




SOLENNE VEGLIA PASQUALE alla Parrocchia Maria Ss.ma Annunziata e Sant'Antonio in Frattamaggiore (8 Aprile 2023).

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Buona Pasqua !!! 

Sia per tutti festa di vita e rinnovata fraternità, nella gioia e nella luce del Signore Risorto.


GIOVEDÌ SANTO alla Parrocchia San Filippo Neri in Frattamaggiore (6 aprile 2023)

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Un grande grazie, caro don Salvatore, a te, a Padre Biagio, ai Diaconi e ai Collaboratori, per la bella e suggestiva Celebrazione. Ho apprezzato molto l 'accurarata preparazione e la intensa partecipazione.

DOMENICA DELLE PALME alla Parrocchia San Filippo Neri in Frattamaggiore (2 aprile 2023)




RITIRO "COMUNITÀ PAROLA DI VITA" (Centro Pastorale Suore Compassioniste, Castellammare di Stabia, Domenica 26 marzo 2023)


FESTA PATRONALE ALLA PARROCCHIA SAN GIUSEPPE in SAN CIPRIANO DI AVERSA (18 marzo 2023)

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Un grande grazie, caro Don Marcello, a te e ai tuoi Collaboratori, per la bella Celebrazione di ieri sera. Ho apprezzato molto la devota partecipazione della tua Comunità e l'atmosfera familiare che l'ha contraddistinta. Possa il grande San Giuseppe essere sempre un costante punto di riferimento per noi, specialmente in questo tempo di Quaresima e nel cammino sinodale di nuova evangelizzazione.


SOLENNE CONCELEBRAZIONE IN SUFFRAGIO DI DON MICHELE  COSTANZO (Basilica di Sossio in Frattamaggiore, 18 marzo 2023)

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OMELIA DI MONS. D'ERRICO 

Siamo riuniti oggi nel ricordo del nostro carissimo e compianto don Michele, e - nell'atmosfera di preghiera di questa celebrazione eucaristica - con tutta semplicità, vorrei condividere con voi alcuni pensieri che mi hanno accompagnato e mi accompagnano in questi giorni, fin dalla sera del 5 febbraio, quando apprendemmo la triste notizia della sua scomparsa. 

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Il primo pensiero è di "grande gratitudine a lui", al caro don Michele, per la preziosa eredità spirituale che ci ha lasciato, con il suo esemplare servizio sacerdotale. 

Nei giorni scorsi, ho letto e ascoltato con piacere tante belle testimonianze su di lui. Tra l'altro, ricordo che qualche settimana fa ho detto a Monsignor Nicola Giallaurito che avevo molto apprezzato il messaggio che aveva scritto il 6 febbraio sul Gruppo di Sacerdoti Frattesi, perché in poche parole aveva ben sintetizzato l'eredità spirituale di don Michele. Don Nicola aveva scritto testualmente: "Frattamaggiore ha perduto un grande Parroco. Umile, amico dei giovani, animatore instancabile della vita scautistica frattese, di carità nascosta e senza orpelli, indimenticabile docente, un fraterno amico". 

Di tutto ciò vorrei dare a testimonianza anch'io, che l' ho avuto Parroco e fraterno amico per vari decenni, fin dai mesi che precedettero la mia Ordinazione diaconale.

Mi colpivano di lui la semplicità del comportamento, la disponibilità all'ascolto, la mitezza del carattere, la cordialità con cui accoglieva tutti in parrocchia, la umiltà connaturale per la quale non aveva difficoltà a farsi da parte per valorizzare i Collaboratori. 

I giovani erano al centro della sua premura pastorale: basta menzionare il suo impegno quotidiano per gli scout, i corsi di catechesi, i gruppi di catechisti e catechiste, i vari movimenti che avevano la parrocchia come punto di riferimento. Ma, insieme ai giovani, rivolgeva la sua attenzione anche alle persone adulte e mature: a cominciare dal MASCI, e a tante persone che si rivolgevano a lui per un consiglio o un aiuto. 

Particolare attenzione aveva per i Sacerdoti, con i quali amava intrattenere fraterni contatti di comunione e condivisione. E qui, consentitemi di ricordare, con viva gratitudine, la gioia con cui preparò i vari avvenimenti che accompagnarono la mia Ordinazione sacerdotale; e ancor più - 25 anni dopo - la sincera commozione con cui apprese e condivise la notizia che questo figlio della parrocchia era chiamato all'Episcopato come Rappresentante del Santo Padre, coinvolgendo parrocchiani ed amici nella preparazione degli eventi che ne seguirono.

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Ebbene, la sera del 5 febbraio scorso, quando appresi la brutta notizia della sua scomparsa, pensai subito, in termini di fede, che per lui era passato Gesù, Eterno Sacerdote, Signore della vita e della storia, e gli aveva sussurrato, come lo stesso Gesù aveva fatto tante volte agli Apostoli e ai Discepoli durante il suo ministero terreno: "Passiamo all'altra riva” (Lc.8,22)…. alla riva dell'eternità. Di là, dall’altra riva, dalla vita eterna, siamo certi - nella prospettiva di fede e di preghiera che anima questa Eucaristia - che egli è presente con noi questa mattina. Di là siamo certi che continuerà con noi il cammino della vita di ogni giorno. E non ci farà mancare, come ha fatto durante la sua vita terrena, il suo consiglio, il suo incoraggiamento, il suo sostegno, soprattutto nei momenti di necessità.

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Il secondo pensiero è "preghiera" . E cioè, sento il dovere di invitare tutti a pregare, perché è sopratutto nei momenti un po’ tristi che avvertiamo quanto sia importante la preghiera. 

Vogliamo pregare anzitutto per lui, perché - pur con le sue belle qualità - evidentemente anche lui aveva qualche limite. Preghiamo, continuiamo a pregare per lui, affinché il Padre ricco di misericordia gli mostri il Suo volto di misericordia, e lo accolga presto nella sua luce e nella sua gioia. 

Al tempo stesso, vogliamo pregare per noi, che ancora siamo tanto addolorati e tristi per la sua scomparsa. Preghiamo in particolare per le sorelle, i fratelli, i nipoti, i parenti di don Michele, perché soprattutto loro in questi giorni hanno bisogno della luce e del conforto della fede.

Per tutti, ci sostiene il pensiero che la morte non è la fine, ma un passaggio. Siamo popolo in cammino … in cammino verso la Patria eterna. Crediamo nella vita eterna. E crediamo che un giorno anche a noi il Signore Gesù dirà, come a don Michele e agli Apostoli: “Passiamo all’altra riva, dove potremo riunirci ai nostri cari, che ci hanno preceduto nel segno della fede, e insieme ad essi contemplare faccia a faccia il volto di Dio, nella gloria del Paradiso. 

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Nella prospettiva della nostra fede cristiana stiamo celebrando questa Santa Messa di suffragio. Da questa visione di fede, invito a rivolgere al nostro carissimo don Michele un cordiale e affettuoso “Arrivederci in paradiso”. Ed è in questa prospettiva che invito a ripetere insieme, una volta di più, la bella preghiera che abbiamo recitato tante volte per lui in questi giorni, e che spesso recitiamo per i nostri cari defunti: “L’eterno riposo dona loro Signore. Splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen”.


INCONTRO SULLA PACE all I. C. M. POLO - G. GALILEI di Cardito (Giovedì, 9 marzo 2023)


Solenne Celebrazione della Santa Messa alla Cappella dell' OSPEDALE CIVILE "SAN GIOVANNI DI DIO " di Frattamaggiore, nel primo giorno del TRIDUO per la ricorrenza annuale del Santo Patrono (Domenica, 5 marzo 2023). 

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Grazie di cuore, caro DON GIOVANNI, per la bella celebrazione di questa mattina.... e complimenti per il lodevole servizio alla tua Comunità. Possa San Giovanni di Dio ispirare a tutti di vivere nel quotidiano la Parola di Dio e di servire Gesù nei poveri e negli ammalati. 


ORDINAZIONE EPISCOPALE DI MONS. STEFANO REGA, del Clero della diocesi di Aversa, nuovo VESCOVO DI SAN MARCO ARGENTANO-SCALEA (Aversa, 18 febbraio 2023)

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Fraterni auguri di ogni bene, caro + don Stefano. È stata un'emozione grande partecipare alla tua Ordinazione episcopale. Possa lo Spirito di Dio animare e sostenere sempre il tuo servizio alla Chiesa e al popolo di Dio a te affidato.


PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MONS. FERNANDO ANGELINO "POESIA FILOSOFIA TEOLOGIA NEL ‘CANTICO DELLE CREATURE ’ " (Aversa, 17 febbraio 2023) 

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INTERVENTO DELL’ARCIVESCOVO ALESSANDRO D’ERRICO

Sono molto grato a don Fernando per aver voluto includere anche me tra i Relatori dell' Incontro di oggi.

Per la verità, devo dire che questo invito mi ha colto un po' di sorpresa, perché non mi ritengo un esperto di letteratura. Tuttavia, non potevo non accettarlo per i vincoli di profonda gratitudine che mi legano a lui, che ritengo sia stato (insieme al compianto Vescovo Antonio Cece) tra le persone che hanno maggiormente segnato la mia formazione al Seminario di Aversa, dove l'ho avuto Rettore per molti anni.

Poi, dopo la mia ordinazione sacerdotale (avvenuta nel 1974), i nostri cammini di servizio alla Chiesa ci hanno portati per strade diverse : io sono andato in giro per il mondo, al servizio della Santa Sede e del Santo Padre, come suo Rappresentante. Don Fernando ha continuato a mettere i molti talenti ricevuti al servizio dell'educazione, della formazione della gioventù e della pastorale della cultura.

Ebbene, guardando anche al suo ricco curriculum che viene riportato all'ultima pagina di copertina del libro che viene presentato, mi sembra di poter dire senza ombra di dubbio che esso sia il frutto maturo del suo apprezzato impegno educativo, culturale e sacerdotale profuso per decenni.

Perciò, dobbiamo essere grati a lui che lo ha elaborato, e al Prof. Sandulli che ne ha curato la pubblicazione: qui troviamo una ricchezza di contenuti e di suggerimenti che fanno bene alla riflessione, e possono offrire un prezioso contributo a molti temi di attualità che oggi si dibattono (dall'ecologia, al recupero di valori fondamentali come la bellezza e l'arte, alla formazione spirituale).

Sento anche il dovere di segnalare che a mio avviso questo libro non è di quelli che si possono leggere tutto d'un fiato. Raccomanderei di gustarlo e meditarlo un po' per volta, per la profondità di temi e argomenti che vengono presentati, magari leggendo un capitolo per volta

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Per un inquadramento generale del libro, vorrei menzionare brevemente alcuni elementi del Cantico delle Creature, che mi sembrano importanti.

Ricorderemo che esso è uno dei testi poetici più antichi della letteratura italiana di cui si conosca l'autore. San Francesco l'ha composto intorno al 1224. Secondo una tradizione, la sua stesura risalirebbe a due anni prima della sua morte, avvenuta nel 1226. 

Esso è pure tra i più conosciuti e citati. Tra l'altro, ricorderemo che anche Papa Francesco nel 2015 ha utilizzato le prime parole del Cantico per la sua seconda Enciclica, sulla Cura della Casa Comune. 

L’opera appartiene al genere delle laudi, e della preghiera. Si tratta perciò di un componimento di argomento religioso, destinato soprattutto alle classi popolari e recitato durante le processioni, con l'accompagnamento di una melodia semplice.

I modelli a cui San Francesco fa riferimento sono prevalentemente biblici. In particolare, è evidente il rimando al Salmo 148 e al Cantico dei tre Fanciulli nella Fornace.

San Francesco sviluppa due temi centrali:

- il tema della gratitudine a Dio per tutto quello che ha creato sulla terra e nell'universo;

- la gioiosa accettazione di tutti gli aspetti della vita umana, compresi la malattia, il dolore, la morte.

Per il Santo tutto proviene da Dio. Ogni cosa, anche quella che apparentemente può sembrare la più umile come l'acqua, è un dono di Dio, che riflette la bellezza e l'amore del Creatore. In questo senso, la natura è uno splendido libro nel quale Dio ci parla e ci trasmette qualcosa della sua bellezza e della sua bontà, perché tutto è creato da Dio nel suo amore.

Il Cantico risulta così una lode a Dio attraverso le sue opere; una preghiera permeata da una visione positiva della natura, perché nel creato è riflessa l'immagine del Creatore.

Mi pare importante notare anche che da ciò deriva un senso profondo di fratellanza tra l’uomo e gli elementi del creato, che molto si distanzia dal “contemptus mundi”, dal distacco e disprezzo per il mondo terreno, che caratterizza la visione di fondo di molti testi medievali.

Nel Cantico, invece, Dio è buono, e buone e belle sono le cose da lui create, in quanto portano "significatione” di Dio stesso.

In breve, possiamo dire che Francesco è un uomo in piena armonia con il Creatore, con le creature e con il creato, e perciò la sua esistenza si distingue per gioiosa accettazione di ogni aspetto della vita e per sincera lode a Dio . 

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Tra gli elementi che più mi hanno colpito di questo libro, vorrei segnalarne alcuni che mi sembrano di particolare importanza:

1) Molto spazio è dato al ruolo della bellezza, che oggi sembra un po' in crisi, come è sottolineato in particolare nell'ultimo capitolo. Lì don Fernando sottolinea che l'esperienza del bello non è qualcososa di accessorio o secondario nella travagliata ricerca di senso e di felicità; e che - partendo da un confronto sincero con il vissuto quotidiano - si può arrivare a liberarlo dall’oscurità, trasfigurarlo e renderlo luminoso.

Questo è il miracolo del Cantico, dove la visione di un universo bellissimo conferma l'intima convinzione che esso è opera delle mani di Dio. E così, tutto l'universo diventa linguaggio dell'amore di Dio per noi, e - partendo dalla bellezza - si può arrivare al Creatore.

2) Altrettanta attenzione è data al ruolo dell'arte, come via per giungere a Dio. Specialmente nel terzo capitolo Don Fernando sviluppa questo argomento, che peraltro si può riscontrare in tutto il libro. E cioè, non è solo la bellezza che si manifesta nelle cose e nella natura, ma anche quella che si esprime attraverso le diverse forme di creazione artistica, può far sì che ogni uomo possa incontrare, come Francesco, l' altissimu, onnipotente e bon Signore.

A questo proposito, molto opportunamente don Fernando menziona un pensiero di Benedetto XVI, in merito ad un concerto di Bach che aveva ascoltato. In quella musica, scrive il Pontefice di venerata memoria, era percepibile una forza talmente straordinaria, da rendersi conto non più attraverso deduzioni intellettuali, ma attraverso l'urto del cuore, che ciò non poteva nascere dal nulla, ma poteva avere origine solo nella forza della Verità (con la V maiuscola) e del Bello (con la B maiuscola}.

In altre parole, anche le varie forme di arte possono essere via per elevare lo sguardo verso Dio, felicità piena e definitiva.

3) Particolarmente significativo è il rapporto che viene richiamato tra bellezza e bene . E ciò viene elaborato specialmente nel primo capitolo.

Ricorderemo che nella Bibbia, nel libro della Genesi si dice che, dopo ogni giorno di creazione, Dio vide che quanto aveva fatto era cosa "buona". Non si dice che era cosa bella … Certo era anche bella…. Ma era "cosa buona". Di qui si può ben capire ciò che è stato elaborato da tanti autori cristiani nel corso dei secoli, circa la connessione tra bello e buono. Per il credente, la bellezza è espressione del bene, e anzi segno della presenza di Dio, Sommo Bene.

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Per amore di brevità, vorrei fermarmi qui.

Rinnovo viva gratitudine a don Fernando per questo bel testo che ci ha donato. Auguro ad esso larga diffusione, e soprattutto che possa fare molto bene a coloro che lo leggeranno e lo mediteranno. Grazie


Solenne Celebrazione della BEATA VERGINE MARIA DI LOURDES alla Parrocchia di SAN ROCCO in Frattamaggiore (Sabato, 11 febbraio 2023)

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Un grande grazie, caro Don Armando, a te, Don Raffaele, Don Antonio, Don Vincenzo e i tuoi Collaboratori per la esemplare Celebrazione di ieri sera.

Possa la Beata Vergine Maria di Lourdes essere sempre un punto di riferimento per la tua bella comunità parrocchiale.



Festa Patronale alla Parrocchia di SAN CIRO in AVELLINO (31 gennaio 2023)
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Grazie, caro don Luciano (Gubitosa) per l ' invito e la bella celebrazione di ieri sera. È stata gioia grande poter celebrare con te, don Antonio, cari amici del Seminario di Posillipo e con la tua bella comunità. Complimenti per quello che siete e per quello che fate.


Festa di Sant'Antonio abate Chiesa Maria ss.ma Annunziata e S. Antonio (17 gennaio 2023)


6 gennaio 1999-2023. VENTIQUATTRESIMO ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE EPISCOPALE. 

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Un grande GRAZIE a coloro che ricordano nella preghiera l'inizio dei miei 24 anni di servizio episcopale alla Chiesa, e in particolare alla Santa Sede e a tre grandi Pontefici.



CELEBRAZIONE in San Filippo Neri (6 gennaio 2023)
Caro Don Salvatore, grazie di cuore a te e a coloro che accompagnano con la preghiera Il mio servizio alla Chiesa.



AUGURI PER Il NUOVO ANNO ! SIA UN ANNO BENEDETTO DA DIO !!!



25° di MATRIMONIO di CARMELA CROCETTI E TAMMARO D'ERRICO - Cappella di Sant'Antonio Abate in Gricignano, 29 dicembre 2022.



CELEBRAZIONE in San Filippo Neri (6 gennaio 2023)



NATALE DEL SIGNORE 2022 Auguri agli amici di Facebook... 

Sia per tutti un Natale di gioia, pace, luce e salute

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SANTA MESSA di NATALE alla Parrocchia Maria Santissima Annunziata e Sant'Antonio in Frattamaggiore (Natale 2022).

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Un grande GRAZIE, caro Don Nicola, a te, ai Diaconi, e ai tuoi bravi Collaboratori, per questa bella celebrazione.


RITIRO "COMUNITÀ PAROLA DI VITA" (Centro Pastorale Giovanni Paolo II, Mugnano del Cardinale, Domenica 4 dicembre 2022)


Grazie, caro Don Angelo, per la organizzazione di questa raccolta e doverosa celebrazione

(Basilica di San Sossio, 8 novembre 2022). 

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Presentazione delle celebrazione su Facebook di Monsignor ANGELO CRISPINO, Presidente della Congrega dei Preti di Frattamaggiore

Carissimi,

Fedeli alla nostra tradizione frattese,come Chiesa in cammino e Sodalizio della Congrega dei Preti, viviamo oggi, in comunione solidale e orante e al termine della tradizionale assemblea ordinaria, un incontro di fraternità ricordando nella celebrazione di suffragio Vescovi e Sacerdoti frattesi defunti che hanno varcato la soglia dell'eternità ed hanno servito la Chiesa e le nostre comunità ecclesiali e i Benefattori della Congrega che hanno generosamente aiutato e sostenuto le nostre chiese nelle loro necessità!

Nella Basilica di S. Sossio,alle ore 17 avrà luogo la concelebrazione partecipata dal clero e dal popolo di Dio e presieduta da Eccellentissimi Vescovi quale atto di omaggio e di viva gratitudine ai Sacerdoti che hanno ben meritato nel ministero impegnando nell'Amore la loro vita per gli altri, accompagnandoli lungo il cammino della vita e condividendo con tutti gioie e dolori, con un servizio umile e generoso.

La loro testimonianza diventa per tutti noi che siamo in cammino verso il Signore, messaggio e invito all'Amore vero che deve diventare per tutti nella Chiesa, Sacerdoti e popolo di Dio,l'abito ordinario che ci fa operare nella carità con sentimenti di rispetto,di accoglienza,di solidarietà, di disponibilità e reciproca sopportazione senza lasciarci dominare da rivalità, vanagloria, orgoglio e smania di supremazia sacrificando così il servizio disinteressato e l'amore vicendevole.

Questi sentimenti di fraternità solidale sono infine raccomandati e auspicati perché si possa realizzare sempre di più tra Sacerdoti e popolo di Dio quella unità degli spiriti che fa operare da veri discepoli e testimoni credibili di Cristo Signore,con un cuor solo e un'anima sola. Unitevi, pertanto, anche voi nella preghiera di suffragio per una corale e più ampia testimonianza di gratitudine e di Amore verso i nostri Sacerdoti frattesi defunti e i cari benefattori.


Premio "GENIUS LOCI 2022" 

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PAROLE DELL’ARCIVESCOVO ALESSANDRO D’ERRICO ALLA CERIMONIA DI CONFERIMENTO DEL PREMIO “GENIUS LOCI SOSIO CAPASSO 2022”

(Frattamaggiore, 27 OTTOBRE 2022)

Sono molto grato al Dott. Franco Montanaro e ai Membri del Consiglio di Amministrazione del benemerito Istituto di Studi Atellani per aver voluto conferirmi l'ambito Premio Genius Loci Sosio Capasso, nella edizione biennale di quest'anno. 

Ringrazio vivamente il nostro Vescovo, S.E. Mons. Angelo Spinillo, e l' Arcivescovo emerito S. E. Mons. Mario Milano per la loro partecipazione, e per l'incoraggiamento con cui hanno sempre sostenuto (e continuano a sostenere) il mio ministero episcopale. 

Particolare gratitudine mi è caro esprimere al Sindaco, Dott. Marco Antonio Del Prete e all' Amministrazione Comunale per la loro attiva partecipazione alla realizzazione di questo evento. 

Un grande grazie alla Prof.ssa Teresa Del Prete per l’ esemplare impegno profuso nella preparazione di questa serata. Insieme a lei, Mi è caro avere una speciale menzione per il Prof. Pasquale Saviano, che ha sempre seguito con fraterna amicizia e competenza il mio percorso, documentandolo peraltro nel blog Chiesa e Diplomazia, di cui è l'ideatore e il curatore. 

A tutti voi, cari Confratelli nel Sacerdozio e Reverende Suore, e a voi amici carissimi, vada il mio sincero apprezzamento per aver trovato il tempo di venire questa sera.

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Oggi, guardando indietro con sguardo d'insieme ai 45 anni del mio servizio diplomatico ed ecclesiale, mi accompagna soprattutto il grato ricordo delle personalità e delle comunità che ho potuto incontrare in giro per il mondo. 

Come è stato menzionato, per 23 anni (dal 1999 al 2022) sono stato Capo Missione (prima in Pakistan e Afghanistan, poi Bosnia ed Erzegovina e Montenegro, quindi in Croazia, e dulcis in fundo a Malta e in Libia). In precedenza, avevo servito per 22 anni la Santa Sede (dal 1977 al 1998) come Collaboratore di ruolo diplomatico in varie Nunziature Apostoliche - che come sapete sono le rappresentanze ufficiali della Santa Sede presso i Governi (in ordine: prima Bangkok, poi Brasilia, quindi Atene, Roma e Varsavia). Perciò un grato pensiero va ai Sommi Pontefici che ho avuto l'onore di servire: San Paolo VI, il Beato Giovanni Paolo I, San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. 

Sono state esperienze molto intense. Talvolta le circostanze non sono state facili. Penso in particolare a Pakistan e Afghanistan, alla Libia, ma anche alla Bosnia Erzegovina e alla Polonia. Ma, guardando indietro, trovo che sempre ho trovato tanta comprensione e disponibilità per quello che cercavo di proporre e realizzare in termini di dialogo tra civiltà, armonia sociale, processo di crescita delle comunità ecclesiali. 

Spesso mi viene domandato quale sia stata l'esperienza più bella … Con semplicità rispondo che veramente non sono in grado di esprimere una preferenza, perché dappertutto … ho lasciato un pezzo del mio cuore.

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Tra gli eventi più importanti che hanno segnato questo cammino, è facile menzionare in primo luogo i Concordati che ho avuto l'onore di preparare e talvolta anche di firmare, le Intese e i Protocolli Diplomatici stipulati con i Governi, le nomine di Vescovi che ho potuto preparare. 

Tuttavia, accanto a questi eventi maggiori, ce ne sono stati altri … meno eclatanti, più discreti, ma di primaria importanza per le missioni che mi erano state affidate dalla Santa Sede. Mi riferisco in particolare ai contatti personali che ho potuto stabilire con tante autorità civili e religiose (e non soltanto quelle cattoliche), al fine di promuovere una cultura di dialogo e un' atmosfera di reciproca fiducia. Al tempo stesso è stata per me sempre una grande gioia poter visitare famiglie, diocesi, parrocchie, comunità religiose, centri educativi caritativi e culturali. 

Come uomo di fede, non cesso di rendere grazie a Dio per il poco che ho potuto fare … E anche oggi, mi è caro ripetere a me stesso il suggerimento di Gesù, "Siamo servi inutili ... Abbiamo fatto quello che dovevamo fare" (Lc. 17,10). 

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Come sapete, sono andato in pensione il 30 Aprile scorso. Per quanto riguarda le circostanze che hanno accompagnato il congedo dal servizio attivo, mi permetto di rimandare alla mia pagina di Facebook, ove ho cercato di documentare e con-dividere i momenti talvolta carichi di apprensione che ho vissuto nei mesi scorsi … anche perché il pensionamento arrivava in coincidenza con la Visita del Santo Padre Francesco a Malta. Come sapete, la Nunziatura Apostolica aveva l’alto onore di coordinare il Viaggio Pontificio, dalla preparazione allo svolgimento; e ciò aveva finito con l’assorbire completamente il nostro tempo, più di quanto si poteva immaginare.

Avevo diverse possibilità per questa nuova fase di vita, ma fin da subito ho detto ai Superiori con chiarezza che era mio desiderio ritornare alle origini, alla nostra cara Fratta, alla quale come sapete mi sono sentito sempre molto legato. 

Al Santo Padre Francesco - quando ad aprile era con noi a Malta - ho detto pure che intendevo questo nuovo inizio come “kairós". E cioè, come opportunità che lo Spirito di Dio mette sul mio cammino per approfondire vincoli di affetto e di amicizia che mi legano a tante persone, e al tempo stesso per vivere un rinnovato impegno di fedeltà, religioso e civile, per la mia città e la mia diocesi.

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Sono molto grato a quanti mi hanno manifestato nei mesi scorsi il loro affetto e la loro vicinanza … Questo premio è un ulteriore incoraggiamento, che apprezzo davvero molto. Perciò una volta di più consentitemi di dire che sono molto grato a chi lo ha deliberato, a chi si è fatto carico dei complessi aspetti organizzativi di una serata come questa, e a chi come voi ha trovato il tempo di venire. Grazie



15 ott 2022 forania sul sinodo


Solenne Concelebrazione alla Basilica di San Sossio (Frattamaggiore), presieduta dal Cardinale GIOVANNI BATTISTA RE, Decano del Collegio Cardinalizio, in occasione del QUINTO CENTENARIO della DEDICAZIONE della Chiesa parrocchiale (Frattamaggiore, 12 ottobre 2022)


Solenne Concelebrazione alla BASILICA di San SOSSIO Levita e Martire in Frattamaggiore per la FESTA PATRONALE (Venerdì , 23 settembre 2022).

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Un grande GRAZIE all 'Arciprete Mons. SOSSIO ROSSI e ai suoi bravi Collaboratori, alle Autorità civili, ai Confratelli nel Sacerdozio e ai Diaconi, per questa bella celebrazione, che ho presieduto con tanta emozione.... da poco ritornato a Frattamaggiore dopo circa 50 anni. 

Possa il grande San Sossio ispirare e sostenere sempre la nostra testimonianza e ottenerci la celeste protezione di cui avvertiamo il bisogno.


FESTA PATRONALE della Parrocchia San GIOVANNI EVANGELISTA in TEVEROLA (diocesi di  Aversa) (Domenica, 11 settembre 2022).

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Un grande GRAZIE, caro don Evaristo, per l'opportunità che mi hai dato di conoscere la tua bella comunità e di pregare insieme a voi in un giorno così importante, come la Festa Patronale. Complimenti per l'accurata preparazione e la devota partecipazione di Autorità e Gruppi parrocchiali.



La presenza del vescovo Alessandro D'Errico nella Comunità dell'Oratorio di S. Filippo Neri


La presenza del vescovo Alessandro D'Errico nella Comunità dell'Annunziata e S. Antonio