lunedì 17 febbraio 2014

Celebrazione della festa del beato Aloisio Stepinac nella Cattedrale di Zagabria

Il 10 febbraio il beato Aloisio è stato solennemente commemorato nella cattedrale di Zagabria, luogo del suo ministero episcopale in vita e ove ora si venerano santamente le sue spoglie mortali.
Nella sua omelia rivolta all'assemblea affollatissima il cardinale Bozanic, che ha concelebrato l'Eucaristia con il Nunzio Apostolico in Croazia e con il numerosissimo clero zagabrese, ha legato la devozione del suo beato predecessore allo spirito cattolico e religioso del popolo croato. Egli ha detto che "Stepinac rappresenta il punto di partenza dal quale si dovrebbe sempre iniziare per trovare ispirazione, forza della fede, orientamento ed apertura degli orizzonti del futuro. Questo lo sa bene il nostro popolo croato che mantiene la sua memoria e trova in essa un profondo senso della propria dignità".
L'arcivescovo di Zagabria ha descritto il legame indissolubile che unisce la figura del beato Aloisio con la Chiesa croata e con la Nazione croata, ed ha definito la sua funzione di maturazione spirituale. Una funzione esplicitata anche dal beato Giovanni Paolo II che ha segnato per il beato croato il modello esemplare della santità per il suo popolo “come una bussola che lo deve orientare alla fede in Dio, al rispetto per l'uomo, all'amore per tutti fino al perdono, all'unità con la Chiesa guidata dal Successore di Pietro”.
Il cardinale Bozanic ha rimarcato che “il popolo croato nel periodo di auto-difesa dal totalitarismo, guidato dal beato Aloisio, ha superato il cammino spirituale di maturazione difendendo i valori essenziali della vita umana, e fissando la convinzione che solo Dio è il garante supremo della nostra dignità individuale e nazionale, così come dei nostri diritti". Egli ha aggiunto che "l'anima di questa nazione sa osservare e difendere la vita, come sa accettare la morte e mantenere il valore della famiglia e coltivare legami familiari, come sa aiutare i bisognosi e i poveri, e le persone con la solidarietà, con il rispetto per Domenica, e che in attesa delle feste e delle celebrazioni, sa pregare Dio ed onorare la Beata Vergine Maria ".
Molti sono stati i riferimenti alle problematiche della vita contemporanea e alle necessità di vivere una spiritualità forte anche nelle dimensioni sociali conflittuali; ed il Cardinale ha evidenziato i frutti della devozione al beato Stepinac, la cui memoria "ha generato generazioni di fedeli, specialmente i giovani, che hanno testimoniato la loro fede nelle nuove circostanze e che discutono di verità e di valori per i quali ha sofferto, volendo bene al suo popolo e ad ogni uomo". Ha poi concluso con una sentita e partecipata preghiera d'intercessione per la canonizzazione del Beato.

La celebrazione con l'omelia del cardinale è stata ampiamente commentata dai media e dalle principali agenzie cattoliche. 

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