domenica 14 dicembre 2014

Visita alla Comunità delle Francescane dell'Immacolata Concezione di Zagabria

L'Arcivescovo D'Errico ha iniziato il percorso pastorale di Avvento con la visita ad una Comunità zagabrese di Suore Francescane che si ispirano all'antica aggregazione dell'Immacolata Concezione di Dubrovnik (vedi questo portale).
Il clima cordiale dell'incontro e del dialogo spirituale ha caratterizzato i vari momenti della visita che è culminata nella Celebrazione Eucaristica, e nelle parole che il Nunzio ha rivolto alle Suore nella prospettiva della missione ecclesiale propugnata da Papa Francesco. Riporto il commento tradotto ad sensum divulgato dalle principali agenzie cattoliche e dai portali vicini alle Suore Francescane. Si evince in qualche modo il senso e la struttura dell'omelia tenuta da Mons. D'Errico.  

Il Nunzio D'Errico ha visitato la comunità francescana

Il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'arcivescovo Alessandro D'Errico, ha visitato il 1 ° dicembre la comunità francescana di Zagabria dell'Immacolata Concezione di Dubrovnik.
Ha celebrato la messa nel monastero e poi si è intrattenuto in una conversazione fraterna con tutta la comunità di suore. All'inizio della celebrazione eucaristica, a nome della comunità delle francescane, il Nunzio è stato accolto dalla Sr. Darjia Jovanovic che gli ha augurato il benvenuto ed ha espresso la gioia e l'onore che la comunità provava per l'arrivo del rappresentante del Papa. Nella sua omelia il Nunzio ha parlato di Papa Francesco,conoscendo la particolare attenzione con cui le monache seguono i discorsi ed il magistero del Papa, e le difficoltà vissute dalla Chiesa. Il Nunzio D'Errico nella sua omelia ha parlato del Papa sotto tre aspetti - il Papa come Pietro che conferma i suoi fratelli, il Papa come testimone, e il Papa come pastore. Egli si è soffermato soprattutto su quest'ultimo aspetto, notando che il Papa sta cercando di essere semplice nei suoi discorsi, in modo che la gente possa capire. Inoltre ha parlato della necessità che nella Chiesa, e in particolare tra i monaci, vi sia un cambio di mentalità che porti ad una maggiore accoglienza e alla capacità di andare incontro a coloro che non conoscono Dio. "Perché la gente e i giovani vengono in chiesa sempre meno numerosi", ha detto il Nunzio D'Errico, "non possiamo avere paura di andare da loro e di semplicemente annunciare Gesù, la Buona Novella. La chiesa dovrebbe cercare quelli che sono spiritualmente e materialmente poveri, tutti coloro che sono trascurati, abbandonati ed emarginati". Ha osservato che i Francescani sono particolarmente portati a comprendere i poveri e la trasformazione della Chiesa come indica Papa Francesco, al fine di compiere al meglio il loro ruolo e contribuito. Ha detto che essi in modo speciale dovrebbe essere missionari, non necessariamente in qualche terra lontana, ma proprio dove vivono. Ha sottolineato che la loro comunità è ancora aperta, e ogni giorno continua a riconoscere i bisogni dell'uomo di oggi. Al termine della Santa Messa Suor Darjia ha ringraziato il Nunzio D'Errico per le sue ispirate parole, delle cose dette sul Papa e mostrando un modo semplice come si possa aiutare altre persone e soddisfare più facilmente il Signore.


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