In
partenza per Malta e al termine della sua Visita apostolica in Libia,
il 30 Novembre 2017, S. E. l’Arcivescovo Alessandro D’Errico ha
lasciato una testimonianza autografa scritta nel Libro delle Visite
del Vicariato Apostolico di Tripoli. Ne ha dato egli stesso notizia
sulla pagina social personale, ove ha anche pubblicato le foto delle
pagine autografate ed una loro lettura tramite un video ripreso
occasionalmente da un suo assistente.
La pubblicazione in rete del
messaggio è stata ampiamente condivisa dai follovers e dagli amici
del Nunzio Apostolico. In particolare Mons. D’Errico ha voluto
evidenziare il commento scritto dall’amico e confratello Antonio
Anatriello, riportandolo nel dialogo con cui ha poi riaggiornato la
notizia social del messaggio.
Il
testo del Messaggio
Tripoli,
30 novembre 2017
Cara
Eccellenza Vescovo George,
Caro
P. Magdy,
Al
termine della settimana intensa della visita in Libia, Mons. Simon
(Mons.
Simon Bolívar Sanchez collaboratore del
Nunzio ndr.) ed io ritorniamo a Malta col cuore pieno di gioia
missionaria.
Insieme
a voi, oggi, Festa di S. Andrea Apostolo, rendiamo grazie a Dio per le
meraviglie che lo Spirito Santo opera in mezzo a voi.
Siamo
stati edificati dalla gioia contagiante e dal dinamismo pastorale di
queste comunità, sia quelle di lingua inglese, sia quelle di lingua
francese.
Grazie
a voi; per l’eccellente lavoro pastorale che svolgete, con
semplicità e zelo francescani.
Possa
il vostro grande S. Francesco continuare ad accompagnarvi per il bene
della Chiesa in questo
travagliato
Paese.
A
dire il vero, la gioia è un po’ velata dalle ben note difficoltà
di natura politica e dai disagi quotidiani che ne conseguono nella
vita ordinaria, di cui pure abbiamo fatto esperienza insieme a voi in
questi giorni.
Una
volta di più, mi è caro dirvi: “Coraggio, non abbiate timore”.
Papa Francesco è con voi, e con voi sono tante persone di buona
volontà che vi seguono con l’affetto e la preghiera.
I
primi contatti che abbiamo stabilito a livello diplomatico sembra che
lasciano ben sperare per il futuro anche prossimo.
Torneremo
volentieri, e anche spesso, per curare il seme che abbiamo gettato, e
soprattutto per condividere con voi le gioie e i dolori del vostro
prezioso servizio alla Chiesa.
A
presto! Il Signore vi benedica.
+
A. D’Errico
N.
Ap.
Il
commento
di Antonio Anatriello
Caro
Sandro, scrivo di getto mentre man mano videoascolto il tuo
messaggio.
Indovinatissima la scelta della comunicazione con l’agenda aperta come se la stessi scrivendo allora; cosa che rende quasi ‘familiare’ e amabile il discorso.
Indovinatissima la scelta della comunicazione con l’agenda aperta come se la stessi scrivendo allora; cosa che rende quasi ‘familiare’ e amabile il discorso.
Dopo
la gioia degli incontri avuti con le varie comunità, risulta
toccante il sottolineare la ‘velatura’ di tale gioia a causa
delle ben note difficoltà politico-contestuali in quella ‘fluida’
zona del mondo.
Si
percepisce che il tuo fare riferimento a tale velatura non vuole
essere fattore di scoraggiamento, ma solo espressione di sano ed
equilibrato realismo di chi è consapevole delle oggettive
difficoltà, ma non scoraggia né si scoraggia, ed è determinato,
secondo il tuo abituale e consolidato ‘stile’ pastorale, a
proseguire in un cammino costruttivo nello sviluppare e sostenere
percorsi di pace, incoraggiati tutti dalla sottolineata solidarietà
di Papa Francesco...
Il
Dialogo del Nunzio Apostolico
Grazie
di cuore, caro Tonino (Antonio
Anatriello),
per le acute osservazioni, ispirate anche questa volta dalle tue
speciali "antenne" ecclesiali e umane.
Spero
di poter condividere presto con te la gioia e le apprensioni dei
giorni intensi che ho vissuto a Tripoli .... Un'esperienza unica , e
- credimi - non è un modo di dire, dopo dopo 40 anni e più di
servizio in giro per il mondo . Ti auguro ogni bene, fraternamente
come sempre.
Un piccolo dettaglio. Il libro che ho dinanzi è il libro delle testimonianze lasciate dai Visitatori di qualche importanza, che restano qualche giorno al Vicariato Apostolico.
Un piccolo dettaglio. Il libro che ho dinanzi è il libro delle testimonianze lasciate dai Visitatori di qualche importanza, che restano qualche giorno al Vicariato Apostolico.
In
effetti, non si è trattato di una "fictio mediatica", ma
era proprio così. Stavo scrivendo la mia testimonianza. Poi il bravo
Collaboratore ha fatto la foto di ciò che avevo scritto e insieme
abbiamo pensato di leggere la testimonianza, perché so bene che -
ahimé - la mia scrittura diventa ormai poco leggibile.
Di
nuovo grazie e un grande abbraccio
+
Sandro
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